PEDAGOGIA - La pedagogia positivista in Italia

 A rallentare lo sviluppo del positivismo in Italia contribuirono 2 fattori:
- mancanza dello sviluppo industriale 
- prevalere di un positivismo dogmatico incentrato sulla visione totalitaria e scientista della razionalità positivista → riduzione dell'uomo a fenomeno della natura 

Nell'ultima parte del XIX secolo si verificò uno sviluppo delle scienze sociali ( → dalla psicologia alla  sociologia, dal diritto penale alla statistica)

I metodi delle scienze sperimentali furono utilizzati per combattere pregiudizi, per migliorare le condizioni di vita e per creare una convivenza disciplinata
scopo: raggiungere il massimo livello di "felicità generale" → teorizzato da John Stuart Mill e la scuola utilitarista 

L'educazione era concepita come un campo di applicazione delle leggi biologiche, psicologiche, sociologiche ed etiche → dovevano fornire  all'educazione i dati per cui costruire la pedagogia

Il filosofo del diritto Norberto Bobbio nella sua opera "Profilo ideologico del Novecento Italiano" denunciò il limite spesso ideologico del positivismo italiano → prevalse più lo sforzo di far trionfare l'idea che il proposito di avvalersi del metodo scientifico in modo critico 




Contribuiti significativi: 
- insegnamento di studiosi  che valorizzavano la scienza sperimentale come stimolo alla diffusione di        una mentalità critica → convinzione di superiorità della scienza e del metodo scientifico rispetto alle        altre forme di conoscenza
- movimento self-helpismo → promozione tra i ceti popolari di una mentalità intraprendente 

La scienza fu interpretata come apprendimento conoscitivo basato sull'osservazione critica

La cultura scientifica doveva essere impiegata, come suggeriva Aristide Gabelli, per capire le cose e "formare le teste"
affinché l'Italia si potesse dire "Paese civile" occorreva:
- potenziare l'istruzione 
- eliminare il metodo mnemonico dalle elementari italiane  

Pasquale Villari, un'intellettuale e ex ministro dell'Istruzione, suggeriva di guarire gli italiani dalla tentazione di guardare più al passato che al futuro e di abituarli ad elaborare in modo razionale le situazioni. 
per rendere l'Italia una nazione moderna occorreva interrogarsi sulle cause della miseria e rispondere con proposte concrete → vero compimento del risorgimento nazionale

Self-helpismo → movimento frutto della cultura positivista diffuso in Italia nella metà dell'800
1865 appare in Italia il libro "Chi si aiuta, Dio l'aiuta" di Samuel Smiles, un giornalista e scrittore scozzese → uno dei primi documenti del self-helpismo
→ i suoi libri orientati a mettere in evidenza come il cambiamento in positivo delle condizioni di vita è nelle mani di coloro capaci di sfruttare le situazioni che si presentano 


Scopo del Self-helpismo: dimostrare che le qualità individuali sono in grado di vincere gli ostacoli permettendo all'uomo volenteroso di innalzarsi dalla miseria

Sull'esempio di questo scritto si moltiplicarono i libri popolari 
canone di questi libri: presentazioni di personalità esemplari e di storie tratte dalla realtà 
messaggio di queste opere: ottimismo 

La modernità porto con se anche una diminuzione delle donne analfabete grazie all'aumento delle
scuole primarie femminili 
scuole femminili ≠ scuole maschili → per le ragazze si privilegiavano le competenze tecniche utili per l'educazione dei figli 

In questo secolo l'infanzia è vista come un'età da tenere sotto stretto controllo e da disciplinare
- infanzia dei ceti borghesi → ampiamente scolarizzate
- infanzie abbandonate e povere delle periferia urbane → poco scolarizzate 

Alla base di un'attenzione moderna verso i ragazzi vi furono fattori sociali congiunti a emozioni nell'opinione pubblica che si manifestano per esempio nella denuncia contro lo sfruttamento 


1881-1883 sul "Giornale per i bambini" esce la storia di Pinocchio → burattino che diventa bambino dopo aver sperimentato una gioiosa libertà 



→ 1897 Giovanni Pascoli pubblica i saggi nel quale teorizzava il principio del fanciullino 
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infanzia concepita come l'unica condizione di originaria purezza e trasparenza, capace di percepire il valore della poesia

Nel passaggio tra i due secoli (800-900) la cultura positivista cominciò a tramontare 
la fede nella scienza come criterio supremo entrò in crisi dietro i dubbi e le critiche proveniente da più parti → si riconoscevano i progressi favoriti dall'applicazione del metodo scientifico, ma inadatto per spiegare il senso della vita


Ci si ispirò soprattutto a Kant e a Herbart → ragion pratica kantiana come criterio regolativo
nell'azione educativa 
in ambito metodologico ispirati a herbartiani tedeschi → pratiche didattiche basate sul principio di gradualità e organizzazione sistematica dell'insegnamento 

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